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ABITANTI: 4395
SUPERFICIE: Kmq. 43,88
DISTANZE: 39 km da Benevento, 40 km da Caserta, 56 km da Napoli
PRINCIPALI ATTIVITA’ PRODUTTIVE: agricoltura, artigianato del legno, della ceramica e del ferro battuto, produzione di olio e vino rinomati
Faicchio Info

Il suggestivo centro urbano di Faicchio si raggruppa intorno al Castello Ducale, situato in piazza Roma e risalente al XII secolo.

Le prime citazioni, sotto uno stesso nome, relative all’insieme di casali che ha dato vita al paese, risultano già nelle fonti del 1187, riferite alla spedizione in Terra Santa per la Crociata indetta da papa Gregorio VIII.

Il nome "Faicchio" sembra derivare dalla coltura delle fave o dai faggi che popolavano i monti circostanti; ma qualcuno ha anche avanzato l’ipotesi, piuttosto improbabile, che la denominazione sia ispirata a Fabio Massimo.

LA SUA STORIA

Numerosi reperti archeologici, conservati al Museo del Sannio di Benevento, testimoniano che la zona era abitata dall’uomo sin dall’Età Neolitica. Il popolo dei Sanniti vi si stabilì dedicandosi al lavoro dei campi e alla costruzione di fortificazioni per difendersi dagli attacchi dei nemici.

L’Arce di Monte Acero (che domina Faicchio) fu usato da questo popolo bellicoso per controllare l’intera Valle Telesina: sono tuttora visibili i resti ben conservati di un enorme muro di cinta risalente al VI secolo a. C.

I Sanniti diventarono ben presto una potenza rivale dei Romani e finirono con lo scontrarsi dando origine alle famose "Guerre sannitiche", nel corso delle quali il territorio di Faicchio fu spesso usato come campo di battaglia.

Tito Livio riporta lo scontro avvenuto, nel 308 a.C., nella zona compresa tra Massa e Fontanavecchia (due frazioni di Faicchio) e conclusosi con la sconfitta dei Sanniti.

Nel corso della II^ guerra punica (216 a.C.), Faicchio fu teatro di un’importante manovra effettuata da Annibale per conquistare la pianura campana: egli aggirò l’ "Eribiano (l’attuale Monte Erbano, situato tra Faicchio e San Lorenzello)" attraverso le strette gole del fiume Titerno e, costeggiando il Monte Acero, evitò l’esercito di Quinto Fabio Massimo.

Dopo la caduta dell’Impero Romano, Faicchio fu sottomessa da vari popoli, mentre il nucleo primitivo di aggregazione andò sempre più espandendosi intorno al Castello, fervido centro di vita feudale.

Nel 1151 il territorio venne in possesso di Guglielmo I Sanframondo e fu feudo di tale famiglia per oltre tre secoli. Nel 1467 il feudo fu venduto a Pietro Cola De Alessandro, presidente della Regia Camera e, dopo alterne vicende, nel 1612 fu acquistato da Gabriele Martino, la cui discendenza lo conservò fino all’abolizione dei privilegi feudali.

LE FRAZIONI DI FAICCHIO

Il territorio di Faicchio comprende anche alcune frazioni. Le più importanti sono Fontanavecchia, Massa e Casali, che non sempre hanno seguito le stesse vicende storiche del capoluogo.

Massa, la più importante, ebbe origine dallo spostamento del "pagus" del Monte Acero a valle in epoca romana e trasse il nome da Quinto Fabio Massimo detto "il Temporeggiatore". Il passaggio dell’antica via Latina ne favorì il progresso artigianale e commerciale nel corso dei secoli.

Massa, sin dai tempi degli Angioini, ebbe una sua autonomia ed un suo catasto, ma nel 1483 fu data a Diomede Carafa da Ferdinando D’Aragona e rimase nelle mani dei Carafa fino all’abolizione della feudalità. Nel 1834 fu annessa a Faicchio come frazione.

PATRIMONIO ARTISTICO

Faicchio è ricca di beni archeologici, architettonici e ambientali.

A 402 metri sul livello del mare è situata la suggestiva Grotta di San Michele, usata in passato dagli eremiti e parzialmente decorata da affreschi risalenti al XII secolo.

L’Arce di Monte Acero, a 736 metri di quota, rappresenta, con la cinta fortificata delle mura megalitiche, uno dei più importanti esempi dell’architettura militare sannitica.

Il Ponte di Fabio Massimo sul fiume Titerno, risalente al III secolo a. C., originariamente serviva ad agevolare le comunicazioni con il Matese e il Monte Erbano e, secondo la tradizione, permise il passaggio di Annibale e delle sue truppe.

L’Acquedotto Romano o di Fabio Massimo (III sec. a.C.) si estende per 1500 metri ed è ancora funzionante e visitabile.

Il paese vanta un ricco centro storico, nella cui parte più alta, su una tranquilla collinetta ai piedi del Monte Erbano, è situata la Chiesa del SS. Salvatore-Convento di S. Pasquale. Restaurata di recente, presenta affreschi del ‘700, un soffitto interamente decorato, dodici ceramiche laterali della Scuola Settecentesca di S. Lorenzello-Cerreto, un pregevole altare, statue di legno, un organo a trasmissione meccanica, un tabernacolo dello scultore Martini ed il pavimento in ceramica antica. La Via Crucis, un’antica strada tutta lastricata, collega il Convento al centro del paese; qui un tempo si svolgeva l’omonima processione, le cui cappelle sono tuttora visibili.

La Chiesa di S. Giovanni Battista è un’antica chiesa parrocchiale del 1446 che conserva la propria struttura iniziale, come anche la Chiesa di S.Maria Assunta.

Altre chiese interessanti dal punto di vista architettonico: la Chiesa di Santa Lucia, situata alla periferia, è in stile tardo barocco e presenta molti affreschi e panche in legno intarsiato; la Chiesa del Carmine, antica sede dei carmelitani, è annessa alla Casa Madre delle Suore degli Angeli; la Chiesa Ave Gratia Plena, situata nella frazione Casali, ha all’interno una tela di 275 mq realizzata nel 1751 dal pittore Cosenza.

A Faicchio è possibile ammirare, poi, alcuni palazzi nobiliari di varie epoche e il Monumento a Gesù Redentore (una statua in ghisa bronzata alta 3 metri e del peso di 16 quintali) fatto erigere sul Monte Acero nel 1902 dalla diocesi di Telese e Cerreto Sannita.

Il Castello Ducale, situato al centro del paese, in piazza Roma, è una tipica costruzione medioevale che ha subito numerosi rifacimenti e restauri nel corso dei secoli. Già appartenente ai Principi Carafa, ai duchi De Martino ed ai baroni Zona-Sanniti, in epoca contemporanea il Castello è di proprietà del prof. Umberto Fragola, che l’ha reso accessibile al pubblico nel 1966 destinando una parte di esso ad albergo-ristorante e la restante parte a sede della "Libera Università di Studi Turistici", rimasta attiva dal 1973 al 1977. Attualmente il Castello è posto in vendita ed il Comune di Faicchio, intenzionato ad acquistarlo mediante un cospicuo finanziamento, sta predisponendo un accurato progetto per la sua ristrutturazione. Al piano superiore, infatti, si pensa di realizzare un Museo della Cultura Sannita suddiviso in varie sezioni. Saranno esposte, ad esempio, le planimetrie riportanti tutte le fortezze, corredate da meticolose descrizioni delle battaglie. Potranno essere ammirati, inoltre, i costumi, le armi leggere da guerra e molti altri reperti opportunamente classificati.

Oltre al Museo, nell’antico maniero il Comune intende realizzare una biblioteca e una sala conferenze, mentre al piano inferiore è prevista l’istituzione di una scuola di restauro per armi e armature antiche che sarebbe unica in Europa.

PATRIMONIO AMBIENTALE

Il territorio di Faicchio è ricco di verde: pini, querce e faggi popolano i pendii. Il Parco Arenella, nell’omonima località, è attrezzato per picnic e così anche la pineta del Parco Monticello, nei pressi di un’antica calcara, che è fornita di panche e tavoli.

ATTIVITA’ PRODUTTIVE

L’economia locale si basa prevalentemente sull’agricoltura. La coltivazione della vite, sulle colline ed i pendii del Monte Acero, era già praticata nel I secolo a. C.: lo testimonia Orazio, di passaggio nella zona.

Oltre ad un ottimo vino, si produce anche olio di elevata qualità, frutta (in prevalenza mele e ciliegie) e, nella zona montana, è diffusa la castanicoltura.

L’allevamento bovino da latte è presente soprattutto nella zona di montagna e quello suino permette di praticare la lavorazione artigianale della carne.

I forni locali producono freselle, taralli e pane casareccio. Sono presenti, inoltre, ceramisti e artigiani che lavorano il ferro battuto ed il legno.

FESTE RELIGIOSE

17 maggio: S. Pasquale

Ultima domenica di maggio: S. Nicola (frazione Massa)

1 gennaio: S. Sancio

1 agosto: S. Lucia

Seconda domenica di agosto: S. Vincenzo (frazione Casali)

Ultima domenica di agosto: S. Giovanni Battista

Terza domenica di settembre: Madonna Addolorata (frazione Massa)

MANIFESTAZIONI E FIERE

Tutte le domeniche: mercato settimanale

1 gennaio: Mattinata massese - canti tradizionali e suonate per le strade del paese (frazione Massa)

6 gennaio: Fiera dell’Epifania

Martedì Grasso: Carnevale con balli in maschera e giochi

Pasqua: Fuoco Santo e canti tradizionali

Lunedì in albis: Maratona culinaria a S. Pasquale

8 maggio: Scampagnata alla Grotta di S. Michele

Ultima domenica di agosto: Fiera di S. Giovanni

Terza domenica di settembre: Sagra enogastronomica (frazione Massa)

24 dicembre: Messa di mezzanotte con gli zampognari

pagina a cura di Angela Riccio

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